Cerca

Eventi

Tutti gli appuntamenti

Eventi

LA STORIA

Liuteria, Trabucchi firma il violino di Bocelli

Lo strumento consegnato al tenore con la complicità di Anastasiya Petryshak

Nicola Arrigoni

Email:

narrigoni@laprovinciacr.it

10 Febbraio 2022 - 05:20

Liuteria, Trabucchi firma il violino di Bocelli

Il liutaio Stefano Trabucchi e il tenore Andrea Bocelli con Anastasiya Petryshak

CREMONA - Si chiama semplicemente «Andrea Bocelli», ha sul fondo il logo «AB» e le note della canzone «Qualcosa più dell’oro». Il violino porta la firma del liutaio cremonese Stefano Trabucchi, che con comprensibile orgoglio mostra la foto sul cellulare con Anastasiya Petryshak nel momento in cui consegna lo strumento al tenore.

«Quando gli ho consegnato il violino, Bocelli era contento e ha voluto subito sentirne il suono, la voce, facendolo suonare ad Anastasiya — racconta il maestro liutaio che ha da poco festeggiato i trent’anni di attività — . È stata una grande emozione. Gli ho descritto il violino e il sigillo con le iniziali di nome e cognome che riprendono il logo della famiglia Bocelli. Ho usato legni stagionati da più di 15 anni, è un violino a fondo unico. Come per tutti i miei strumenti il modello è quello dei violini di Stradivari, adeguatamente rivisitati con il mio stile e con i particolari che caratterizzano i miei violini».

IL SIGILLO DELLA FAMIGLIA BOCELLI.

A spiegare come è nata l’idea di realizzare un violino per Andrea Bocelli è la musicista ucraina, formatasi a Cremona e con la città di Stradivari nel cuore: «Suono con Andrea Bocelli da poco più di 11 anni. È un musicista di animo curioso a cui piace scoprire sonorità diverse. Quando siamo in tournée mi chiede spesso di fargli suonare il mio violino insegnandogli qualcosa — racconta —. Così abbiamo iniziato una serie di lezioni. Era chiaro che per poter suonare di più avrebbe dovuto avere uno strumento proprio. Dove poter prendere il miglior strumento se non a Cremona? Ne ho parlato con Stefano, che conosco da anni, e ora Andrea ha un bellissimo violino tutto suo!».

E aggiunge il liutaio: «È uno strumento su cui Bocelli ha deciso di esercitarsi e imparare a suonare il violino, e che lo faccia con un mio strumento non può che onorarmi».

violinista

Anastasiya Petryshak con il violino «Andrea Bocelli»


Emozione a parte, il «Violino Andrea Bocelli» ha avuto un battesimo del fuoco non solo perché compiuto alla presenza del grande cantante, ma perché affidato alla maestria di Petryshak che afferma riferendosi allo strumento realizzato da Trabucchi: «Nonostante la sua giovane età ha una vasta gamma di colori e una voce profonda — dice —. Un violino con un grande potenziale e questo lo si può sentire nel capriccio di Paganini n. 5 che ho registrato al Museo del Violino. Il violino ha una particolarità, il logo della famiglia Bocelli è incorniciato dal Solo di violino del brano Qualcosa più dell’oro, un brano che ho registrato con Andrea Bocelli nel suo album, Sì. Un violino che ha anche dei simboli e significati profondi».

LE REAZIONI DEL TENORE.

Ed è sempre la musicista a riferire le reazioni di Bocelli: «È rimasto colpito dalla potenza del suono. E devo dire piuttosto contento di avere uno strumento cremonese di tale spessore!». Tutto ciò per Anastasiya Petryshak è intimamente legato alla capitale della liuteria: «Il mio rapporto con Cremona non si è mai fermato. Sento la responsabilità del nome che mi era stato attribuito tempo fa, Ambasciatrice di Cremona — afferma —. È una città che amo tanto e che porto con me ovunque io vada, se posso contribuire con la mia arte lo faccio sempre volentieri. Infatti il Violino Bocelli non è il primo collegamento con Cremona. Abbiamo già fatto un progetto in passato ‘i Violini per Camerino’ con la Andrea Bocelli Foundation e Stefano Trabucchi. Spero che ci siano tanti altri progetti entusiasmanti in futuro!».

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su La Provincia

Caratteri rimanenti: 400