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APPLAUSI A SCENA APERTA

Teatro Ponchielli, con Virginia Raffaele è gran varietà

Samusà in scena a Cremona conferma le doti di performer completa dell'attrice e imitatrice. Questa sera si replica

Nicola Arrigoni

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narrigoni@laprovinciacr.it

04 Febbraio 2022 - 08:51

Teatro Ponchielli, con Virginia Raffaele è gran varietà

CREMONA - «È un regalo di mia nonna. Aveva comprato il biglietto nell’ottobre 2019. Lo spettacolo doveva andare in scena a marzo 2020, il mese del mio compleanno» dice una ragazza, entrando in teatro. «Questo biglietto l’ho comprato l’anno scorso, quando sembrava tutto finito», dice un altro. Ed ecco la chiave involontaria per leggere Samusà di Virginia Raffaele ieri sera in scena al Ponchielli e in replica stasera, sempre alle 21, spettacolo a suo tempo programmato nel mese di marzo di due anni fa. E l’attesa del pubblico è stata premiata da un’attrice che non è solo un comico, non è solo un’imitatrice, ma è essa stessa creatura della fantasia e della creatività volatile del palcoscenico, nostalgia incarnata del mondo del Luna Park con i suoi suoni, i suoi odori, i suoi personaggi che come nel circo hanno qualcosa di sublime e terribile, di comico e al tempo dolcemente triste.

Virginia Raffaele in scena al teatro Ponchielli

NATA E CRESCIUTA AL LUNEUR

Samusà - nella lingua dei giostrai - significa: fare silenzio e per Virginia Raffaele è il silenzio delle estati al Luneur, è il silenzio delle giostre le cui luci si spengono a fine serata. L’attrice, realmente figlia di giostrai, si racconta, ma nello spettacolo visto ieri sera fa di più e costruisce un mondo che non è fatto di imitazioni, ma di magia. Samusà è uno spettacolo colto, raffinato, in cui non solo c’è il mondo del luna park, non solo ci sono i racconti di Virginia Raffaele, ma in cui fa capolino il varietà, la rivista, il circo, gli spettacoli del sabato sera da Canzonissima a Fantastico, ma c’è anche il mondo delle meraviglie di Alice di Lewis Caroll. Virgilia Raffaele è affiancata, sostenuta da un trio di danzatori e mimi che le fanno da servi di scena e da entracte per permetterle di cambiar costume, proprio come nei cabaret chantant del secolo scorso. La regia è di Federico Tiezzi.

Virgilia Raffaele è affiancata e sostenuta  (nel vero senso... della parola) da un trio di danzatori e mimi

L'OMAGGIO A MONICA VITTI E CARLA FRACCI

Allora il fare silenzio di Samusà è un fermarci a ricordare, a ri-farci stupire da quel mondo di magie e trucchi, di inganni poetici che è il luna park e il teatro, luoghi in cui ci si fa ingannare e commuovere consapevolmente. In tutto questo fa capolino una Carmen che non sa la parte, come Patty Pravo in cerca d’amore e felicità o Ornella Vanoni. In tutto ciò c’è anche lo spazio inatteso e dolcissimo per La canzone dei crauti di Bruno Lanzi, omaggio a Monica Vitti in Canzonissima del 1972. E a «Ciao, Monica», il pubblico del Ponchielli applaude con calore. E allora Samusà non è altro che un concentrato elegante e raffinato omaggio al mondo di attori, saltimbanchi e giostrai, fanciullini in cui specchiarsi e commuoversi, grazie alle doti di performer sublime di Virginia Raffaele. Bis con Vanoni, Ferilli, Belen e la Berlinguer e l’immancabile Carla Fracci in un mix da grande virtuosa.

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