CALCIO
02 Gennaio 2020 - 14:46
Il trombettista Fabrizio Bosso
CREMONA (2 gennaio 2020) - Un incontro fra jazz e classica, nel segno del Natale. Sarà un concerto fuori dagli schemi quello che venerdì 3 gennaio andrà in scena in Cattedrale alle ore 21. Da un lato il maestro Fausto Caporali all’organo, insieme al Coro della Cattedrale diretto da don Graziano Ghisolfi. Dall’altra Fabrizio Bosso, uno dei jazzisti italiani più conosciuti e riconosciuti. A fare da ponte fra due mondi musicali apparentemente inconciliabili sarà un repertorio che guarda alle musiche natalizie e che attinge a piene mani da quella straordinaria tradizione musicale costituitasi nel bacino della tradizione popolare nera. Un’esplorazione musicale che si farà largo fra gospel e spiritual afroamericani mescolati a carol inglesi, canti liturgici e laudi antiche. Un concerto da non perdere per chi ama la musica senza steccati.
Bosso, ci racconta come nasce questa collaborazione?
«E’ stato il maestro Caporali a cercarmi, già diverso tempo fa. Per i tanti impegni non è stato possibile realizzare la sua idea prima di ora. Il maestro è convinto che la commistione tra generi e l'aggiunta di uno strumento come la mia tromba nel ruolo di voce solista siano un modo per arricchire, per rendere ancor più intense le interpretazioni che gli strumenti e le voci canoniche possono dare di un repertorio già di per sé ricco di splendide melodie. E io non posso che essere d’accordo con lui».
Come avete costruito la scaletta e in che modo avete trovato una coerenza fra il retroterra più classico dei musicisti coinvolti e la sua provenienza dal mondo del jazz?
«Abbiamo “incrociato i nostri mondi”. Oltre ai brani della tradizione proporremo alcuni brani dal repertorio di Spiritual, trio che ho con Alessandro Minetto alla batteria e Alberto Marsico all’organo. Proprio prima di Natale è uscito il nostro terzo disco con il quale festeggiamo il decennale. Il trio ha un percorso che parte dalla tradizione popolare nera per poi esplorare un repertorio sempre più moderno fino ad arrivare, in questo ultimo album ad affrontare brani che, pur non appartenendo a quel genere, offrono la possibilità di essere reinterpretati in quella chiave».
L'INTERVISTA INTEGRALE SU LA PROVINCIA DI VENERDI' 3 GENNAIO 2020
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