L'ANALISI
03 Ottobre 2019 - 09:11
CREMONA (3 ottobre 2019) - Il suo violino in resina e seta aveva fatto storcere il naso ai liutai. Ma Luca Alessandrini, designer e sperimentatore, non si è dato per vinto. «Continuo a fare violini in resina e seta, anche violoncelli – racconta -, ma ho trovato nel mondo delle chitarre un nuovo stimolo e, detta fuori dai denti, anche maggiore disponibilità da parte dei musicisti a sperimentare. Le chitarre sono per loro natura strumenti che hanno nel corso degli anni accolto con maggiore duttilità innovazioni e modifiche. Per certi versi, proprio per questo, anche i musicisti sono più disposti a mettersi alla prova con nuove soluzioni tecniche». Così si racconta il designer milanese nella tre giorni di Cremona Musica. Lo sperimentatore è tornato nella città di Stradivari dopo tre anni per lanciare le sue chitarre e lo ha fatto insieme al chitarrista Francesco Taranto che dopo la dimostrazione delle doti acustiche dello strumento afferma: «Questo tipo di chitarre è perfetto per la musica contemporanea – spiega il musicista -. Ogni strumento ha un suo particolare timbro che può essere ideale per certe composizioni e non per altre. Con queste chitarre in seta e resina mi sono trovato ottimamente suonando brani contemporanei, altra cosa sarebbe usarle per un repertorio barocco».
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