CALCIO
22 Agosto 2019 - 08:57
STAGNO LOMBARDO (22 agosto 2019) - Sul muro dell’antica limonaia compare la scritta: «Un altro finale è possibile...». Mili Narayen di New York, chef con la passione della scultura lascerà lì il suo segno d’artista. L’altro finale possibile è l’opportunità di cambiare stile di vita, di ipotizzare un mondo sostenibile dal punto di vista economico, ambientale e, perché no, anche culturale. È questo il fil rouge che accomuna i dieci artisti statunitensi in residenza alla cascina Lago Scuro. «Tutto è nato dall’amicizia con Nicholas Toll e Alex Todaro che in tempi diversi sono stati nostri ospiti», racconta il giovane patron, Luca Grasselli con in braccio la piccola Elena, l’ultima di quattro figli.
«Nicholas attraverso il nostro sito ha lanciato l’idea, condivisa con Alex, di una residenza artistica da noi — continua Luca —. Entrambi sono stati affascinati dal nostro stile di vita, dalle nostre produzioni casearie e da cosa è nata cosa. La proposta mi è piaciuta e abbiamo lanciato la chiamata agli artisti». Ciò che ne è nato è una comunità di creativi che per dieci giorni si è fatta conquistare dalla pianura padana e che oggi dalle 17,30 racconterà come ha fatto proprio il fascino scontroso e lento di Lago scuro, una cascina fra le più belle del territorio, un luogo dell’anima. Così infatti l’hanno percepita gli ospiti statunitensi che hanno adottato parti dello stabile e sono entrati in dialogo con angoli, stanze, spazi, spesso in disuso.
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