L'ANALISI
15 Agosto 2019 - 11:37
15 agosto 2019 - Tre giorni di pace, amore e musica che hanno fatto la storia e sono entrati nella leggenda. Oggi, esattamente cinquant’anni fa, iniziava il Festival di Woodstock, il più importante evento musicale del ventesimo secolo. Mentre in scena si esibivano mostri sacri – già venerati o comunque destinati all’empireo delle sette note – come Jimi Hendrix, The Who, Joe Cocker e Janis Joplin, sotto il palcoscenico allestito nella piana di Bethel 500mila persone incarnarono l’utopia sociale e politica del sogno hippie. Tra i cremonesi che hanno vissuto l’avvenimento in presa diretta (o quasi), c’è chi – anche grazie all’aura mistica di Woodstock – è diventato un musicista di successo: è il caso dei due ex della Premiata Forneria Marconi Lucio Fabbri e Bernardo Lanzetti (violinista cremasco l’uno, cantante casalasco l’altro) e del batterista Nunzio 'Cucciolo' Favia (pugliese adottato da Cremona), consacrato al successo dai Dik Dik.
Sul giornale di oggi le loro testimonianze.
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