L'ANALISI
FESTIVAL ACQUEDOTTE 2019
10 Luglio 2019 - 09:26
Piazza del Comune stracolma per i Franz Ferdinand
CREMONA (10 luglio 2019) - Riff irresistibili, ritmiche quadratissime, e quell’aria da rocker spaziali strappati per un soffio alla vecchia new wave e riconsegnati al caos della tempesta rock del nuovo millennio. I Franz Ferdinand restituiscono ciò che promettono nel primo concerto dell’AcqueDotte Festival, ieri sera al suo esordio cremonese per l’estate 2019 in una piazza del Comune nuovamente abbigliata a rock. Un boato assordante saluta l’ingresso della band sulle note di No You Girls. Alex Kapranos posa da divo mentre il resto del gruppo (con Bob Hardy al basso, Paul Thomson alla batteria e cori, Dino Bardot alla chitarra e Julian Corrie alle tastiere e cori) osserva la piazza un po’ spaesato. «È bellissimo qui, noi veniamo dalla Scozia e abbiamo trovato il secondo posto più bello del mondo!», scherzano dal palco, passata l’entrata di The Dark of The Matinée. Non tragga in inganno il collegamento automatico del tour con l’ultimo album Always Ascending di ormai un anno fa. Il set della band (che fa dell’essenzialità il suo biglietto da visita) è un micidiale concentrato di musica da ballare pensato per unire tutti i punti di una carriera che, dai cinque album precedenti, arriva fino al sesto e ultimo nato, senza trascurare quasi nessuna delle hit che ha reso la formazione guidata da Kapranos uno dei più formidabili live act a cui assistere da quindici anni a questa parte. Glimpse of Love è un pugno dritto che fa volare dritti alla prima vera killer-hit della serata: Do You Want To fa esplodere la piazza trasformandola di una discoteca a cielo aperto, con il pubblico intento a giocare di sponda a fare i cori guidati dal frontman, per rilanciare con Take Me Out. Una scaletta costruita su un crescendo che non lascia tregua nemmeno nella brevissima uscita di scena, dopo poco più di un’ora di concerto. Richiamato a gran voce Kapranos chiede: «Devo togliermi la giacca?». Risposta più che affermativa. I bis sono un giro di giostra ad altissima velocità. Tempo di un’ultima forsennata danza sotto i marmi del Duomo, scandita dai quarti di This Fire, ed è già ora di salutarsi. Il battesimo della nuova stagione di concerti estivi in centro fila via liscio nonostante la minaccia costante della pioggia che nel pomeriggio, quando nuvole scure si erano addensate nel cielo, aveva fatto temere il peggio. Il maltempo però non aveva fatto desistere una decina di fan, già posizionati alle transenne dalle 14.30.
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