L'ANALISI
06 Luglio 2019 - 11:23
CREMONA (6 luglio 2019) - Con la seconda serata di ieri, fanno già 10mila. E siamo solo a metà. Un fiume inesauribile e inarrestabile di ragazzi ha già popolato fra ieri e giovedì notte il Tanta Robba Festival lungo le sponde del fiume di Parco al Po. Dopo il battesimo bollente di due giorni fa - tutto all’insegna del rap nelle sue più recenti declinazioni italiane -, l’età media del pubblico la notte scorsa si è alzata, allargandosi ben oltre i giovanissimi (vero zoccolo duro della prima data). In tantissimi hanno raggiunto Cremona per ascoltare dal vivo una selezione della migliore nuova leva del più recente pop made in Italy. Due i nomi maggiormente applauditi: il primo è stato Clavdio, il cantante-operaio che da bambino voleva fare il papa o in alternativa il subacqueo lanciato da Bomba Dischi (la stessa etichetta di Calcutta, Carl Brave e Giorgio Poi), autore di un tormentone come Cuore. Malinconie pop anche per Franco126, altro talento di Bomba Dischi, un ragazzo nato nel 1992 e cresciuto con la passione - oltre che per il rap - anche per la canzone italiana, Franco Califano e le canzoni della tradizione romana.
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