L'ANALISI
03 Gennaio 2019 - 15:11
CREMONA - E' un progetto innovativo, un incontro tra passato e futuro, tra patrimonio culturale e ricerca. E' la 'Banca del Suono'.
Da lunedì 7 gennaio 2019, per circa un mese, quattro capolavori di Stradivari, Amati, Guarneri delle Collezioni del Museo del Violino saranno protagonisti di un nuovo progetto di registrazione, nell’Auditorium Giovanni Arvedi, e di catalogazione grazie ad un software appositamente realizzato per codificarne e riprodurne il suono.
Il progetto è realizzato da Audizone studios, impresa culturale e creativa di Piacenza specializzata in servizi innovativi e digitali nel settore Music Production e Sound Design, con la collaborazione del Comune di Cremona, del Museo e del network Friends of Stradivari.
Una banca del suono è un database di note, registrate in tutte le possibili variazioni, accessibile via web come servizio a pagamento per tutti coloro, in particolare musicisti e compositori, che vogliano restituire le tracce audio di propria realizzazione utilizzando appunto queste note.
Esempi di questo tipo esistono già nel mercato informatico, ma la caratteristica del progetto è mettere a disposizione degli appassionati, per la prima volta, il suono unico e caratteristico degli strumenti della scuola classica cremonese.
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