L'ANALISI
25 Settembre 2018 - 07:53
CREMONA - Volti, corpi, bozzetti o statue levigate nel marmo bianco, il tavolo da lavoro: tutto è rimasto così come Mario Coppetti l’ha lasciato, custodito nella casa di via Chiara Novella dalla figlia Silvia Coppetti. Un patrimonio di arte e di storia che - per volere dello scultore e patriota - non andrà disperso. E’ questo l’obiettivo della nascitura Fondazione, intitolata allo scultore, professore e politico cremonese, scomparso all’età di 104 anni lo scorso 26 aprile.
«Mio padre mi parlava spesso di questa sua idea di dar vita ad una Fondazione che potesse tutelare le sue opere e la casa a cui era affezionato - racconta la figlia -. Ma ciò che mi ripeteva spesso era che non voleva creare una casa museo, ma trovare il modo che la sua passione per la città e per la scultura continuassero a vivere anche dopo di lui». Per questo motivo la nascitura Fondazione avrà come obiettivo non solo conservare le opere e la memoria di Mario Coppetti, valorizzando i molteplici aspetti della sua personalità, ma essere promotrice di un’attività formativa legata alla scultura e per questo si è pensato al coinvolgimento del liceo artistico Stradivari.
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