L'ANALISI
26 Luglio 2018 - 11:07
Il pianista Danilo Rea al Trecchi
CREMONA - Un gioco di citazioni incrociate, fiumi in piena di canzoni di Mina che tracimano portando con sé fraseggi strappati a classici del jazz, all’amico De André, al grande songbook degli standard americani, alla canzone napoletana, così come a episodi maggiori e minori della carriera della Tigre. È puro divertimento (per chi suona sul palco come per chi ascolta dalla platea di Palazzo Trecchi) il concerto che mercoledì 25 giugno sera Danilo Rea, Massimo Moriconi e Alfredo Golino hanno tenuto per uno degli appuntamenti più attesi del festival Acque Dotte 2018. Un concerto jazz che omaggia la canzone di Mina (oppure, prendendola dal lato opposto, un concerto strumentale di canzoni di Mina rivisitate con un approccio jazz), iniziato sulle note di Amor mio, presto deragliata ne Il Pescatore e Marcondirondero di De André, cantautore che proprio a Mina deve quella intesa interpretazione de La Canzone di Marinella che di fatto svoltò la carriera di Faber lanciandolo definitivamente. Tintarella di luna – rivista e corretta dal trio di musicisti che con Mina ha realizzato dalla fine degli anni Ottanta a oggi una discografia che sfiora i 20 album - è una sfuriata accompagnata da un walking bass precipitoso.
Copyright La Provincia di Cremona © 2012 Tutti i diritti riservati
P.Iva 00111740197 - via delle Industrie, 2 - 26100 Cremona
Testata registrata presso il Tribunale di Cremona n. 469 - 23/02/2012
Server Provider: OVH s.r.l. Capo redattore responsabile: Paolo Gualandris