L'ANALISI
09 Luglio 2018 - 22:56
CREMONA - Antonello Venditti è il re di una notte di canzoni a cuore aperto fra il cupolone e il Torrazzo. In mille e cinquecento hanno applaudito, lunedì 9 luglio, in piazza del Comune la prima data del tour estivo del cantante romano, inclusa nel cartellone del festival AcqueDotte. Un tour che in qualche modo anticipa i festeggiamenti ufficiali per i 40 anni dell’album Sotto il segno dei pesci, previsti a settembre con un concerto speciale all’Arena di Verona. Il battesimo della serata cremonese infatti è tutto all’insegna dello storico album del 1978. «Cosa c’entra Cremona nella mia vita? Il caso vuole che la maggior parte delle mie canzoni io le abbia scritte su un pianoforte che è la mia vita: il pianoforte è un Anelli, prodotto qui, uno dei più bei pianoforti mai creati e che io tengo come un oracolo, pieno di segni di sigaretta. È uno strumento che ha un’anima: per questo porto Cremona sempre con me, dalla prima canzone scritta. Se il mio Anelli verticale non ci fosse stato, non ci sarei stato io. Il mio presente e il mio futuro è legato a voi». Il festival continua in piazza del Comune lunedì, ma stavolta si cambia musica perché arriva il rap di Fabri Fibra.
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