Cerca

Eventi

Tutti gli appuntamenti

Eventi

CREMONA. DOMENICA 1 LUGLIO

"Il libro che non volevo scrivere", presentazione con l'autore

Erwan Larher è sopravvissuto all'attacco terroristico al Bataclan

Cinzia Franciò

Email:

cfrancio@laprovinciacr.it

20 Giugno 2018 - 12:02

"Il libro che non volevo scrivere", presentazione con l'autore

CREMONA - Al Bataclan c’è un solo scrittore: Erwan Lahrer, che riceve nel corpo due pallottole di kalashnikov. Sopravvive e fa della propria storia un indimenticabile «oggetto letterario»: un caso unico, per forma e contenuto, nella letteratura recente.

Alle 21,40 del 13 novembre 20l5, tre terroristi legati all’ISIS fanno irruzione nel teatro Bataclan, a Parigi, armati fino ai denti. Nelle ore successive uccidono 130 persone e ne feriscono circa 360. Fra i feriti, un solo scrittore, Erwan Larher. Fortunata coincidenza, essere al centro della Storia e uscirne vivo, per chi vive di storie. Ma come venirne a capo quando la storia in questione è privata e pubblica, lutto collettivo e tragedia personale? Raccontare è difficile, quasi eticamente scorretto, e l’equilibrio fra io e noi impossibile da accordare. Per un anno, Larher rifiuta interviste e dichiarazioni pubbliche. Fino al momento in cui, richiamato al dovere che il ruolo gli impone, dopo una lunga elaborazione del lutto, il libro comincia a colargli fra le dita.

Il risultato è un «oggetto letterario» anomalo, drammatico e ironico, divertente e desolato, in cui i tragitti del Caso (o del Destino) attraversano l’infanzia borghese, l’adolescenza da rocker in erba, l’età adulta da discografico-scrittore, e portano Erwan nell’occhio del ciclone. Accanto a lui, in un gioco di alternanze, le testimonianze dirette di familiari, amici più o meno intimi, compagne, nella loro versione del dramma. Di fronte a lui, un alter ego, Iblis, materializzatosi dal lato oscuro della sua (nostra) stessa marginalità, armato di kalashnikov.

Il libro - alla presenza dell'autore Erwan Larher in Italia per Porte Aperte Festival - verrà presentato domenica 1 luglio (ore 16) al chiostro di Sant'Abbondio (piazza Sant'Abbondio) da Marco Feraboli.

© RIPRODUZIONE RISERVATA DI TESTI FOTO E VIDEO

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su La Provincia

Caratteri rimanenti: 400