CALCIO
CREMONA
21 Maggio 2018 - 20:12
CREMONA - «Empatia e cooperazione in musica possono diventare quello che nel jazz soprattutto si definisce interplay, un termine che significa capacità di ascoltare e dialogare con gli altri, capacità di stare a guardare, rispettare spazi e silenzi». Paolo Fresu si è raccontato a ruota libera lunedì 21 maggio in un auditorium del Museo del Violino che solo tre giorni prima aveva visto il suo amico Fabrizio Bosso esibirsi di fronte a un pubblico di appassionati di jazz. Di ritorno dopo il concerto dello scorso febbraio coi Virtuosi Italiani, il musicista sardo è stato invitato dall’Ordine degli Psicologi, dall’Associazione Sa Domu Sarda, Università degli Studi di Pavia, Museo del Violino e auditorium Arvedi come relatore principale dell’incontro 'L’integrazione artistica multisensoriale: il connubio tra musica, psicologia e design', insieme a importanti professionisti del mondo della psicologia (Fabrizio Pasotti), del design (Luciano Galimberti), delle neuroscienze (Gabriella Bottini) e del giornalismo scientifico (Daniela Ovadia).
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