L'ANALISI
30 Settembre 2014 - 09:45
CREMONA - I carabinieri di Cremona, con il concorso dei comandi provinciali di Brescia, Bergamo, Milano, Messina e Crotone, sono stati protagonisti di un blitz scattato alle prime luci dell'alba durante il quale sono finite in manette 13 persone. I militari sono entrati in azione, nella nostra provincia, a Soresina, Trescore, Crema e Acquanegra.
I fermati sono accusati, a vario titolo, di traffico di droga e sfruttamento della prostituzione. L'operazione, chiamata 'Baraonda', conclude un'indagine avviata nel 2012 che ha permesso di accertare numerosi spacci, con diversi sequestri di stupefacenti e lo sfruttamento sessuale di sei ragazze dell'est europeo.
Gli arrestati sono: il 27enne M.N. in carcere a Cremona; la 45enne D.A. nel carcere di Brescia-Verziano; il 21enne F.G. in carcere a Cremona; il 34enne E.A. ai domiciliari in Soresina; il 22enne M.G. ai domiciliari a Crotone; il 59enne B.N. ai domiciliari ad Acquanegra Cremonese; il 39enne E.M. ai domiciliari a Trescore Cremasco; il 30enne A.E. ai domiciliari a Crema; il 33enne N.K. ai domiciliari a Ospitaletto (Brescia); il 39enne V.A. nel carcere di Milano-Opera; il 50enne S.F. ai domiciliari a Quinzano (Brescia); il 28enne M.A. ai domiciliari a Crotone; il 32enne A.K. ai domiciliari a Milazzo (Messina).
Nel gennaio del 2012 scattano le indagini, in seguito alla scoperta - tramite osservazioni e pedinamento - di una rete di spaccio attiva a Soresina, in prossimità dei locali pubblici frequentati abitualmente da F.G. nei quali era forte il sospetto che avvenissero i contatti per la cessione degli stupefacenti. Ottenuti i primi riscontri investigativi, è stata attivata una fitta rete di intercettazioni telefoniche, dalla quale sono emerse conferme. Il passo successivo è stato quello di individuare i canali attraverso i quali F.G. si approvvigionava dello stupefacente (cocaina), per la successiva rivendita e, proprio in questa fase, è stato possibile estendere l’attenzione anche su nuovi soggetti, italiani e di origini magrebine.
Nel corso del 2012 sono stati così effettuati numerosi arresti e denunce con relativi sequestri di stupefacenti (cocaina e hashish) e forti somme di denaro contante.
Gli accertamenti sull’attività di spaccio facente capo ad un intero nucleo familiare, originario del crotonese, ha fatto inoltre emergere una parallela, consistente nello sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione, riguardante almeno cinque o sei ragazze dell’Europa dell’est, gestita dalla D.A. Le ragazze romene venivano messe a disposizione di clienti della zona, procacciati dalla donna stessa, che contrattava il prezzo, gli orari e le varie prestazioni, trattenendo per sé una quota dell’importo pagato dai clienti.
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