L'ANALISI
25 Settembre 2014 - 20:15
CREMONA - E’ accusato di aver ingiuriato e minacciato, puntandogli una pistola al volto, l’elettricista che l’11 agosto del 2009 si presentò nella sua gioielleria, reclamando 250 euro per un lavoro eseguito, tempo prima, nella sua abitazione. Ma l’orefice non ci sta a passare per quel tipo pericoloso che l’elettricista, parte civile con l’avvocato Simona Bracchi, ha descritto al giudice onorario Cristina Pavarani e al pm onorario Barbara Tagliafierro. «Dimostreremo che il mio assistito è stato provocato e che non ha puntato la pistola. A fronte della provocazione, l’ha solo messa sul tavolo», ha anticipato Marco Gamba, il difensore del gioielliere che si difenderà all’udienza del 22 gennaio prossimo.
© RIPRODUZIONE RISERVATA DI TESTI E FOTO
Copyright La Provincia di Cremona © 2012 Tutti i diritti riservati
P.Iva 00111740197 - via delle Industrie, 2 - 26100 Cremona
Testata registrata presso il Tribunale di Cremona n. 469 - 23/02/2012
Server Provider: OVH s.r.l. Capo redattore responsabile: Paolo Gualandris