L'ANALISI
23 Settembre 2014 - 15:18
CREMONA - Centro padane, la società che gestisce il tratto Piacenza - Cremona - Brescia della autostrada A21, ha vinto la causa contro il ministero alle Infrastrutture per il maxi risarcimento di 244 milioni di euro, piu iva e interessi. In pratica, negli ultimi tre anni, la società ha eseguito opere a concessione scaduta e senza che venisse stabilita una nuova gara per rinnovarla.
La somma è determinata dal valore delle opere realizzate, al netto delle quote di ammortamento, ed è prevalentemente costituita dai costi sostenuti per la realizzazione del raccordo autostradale/corda molle.
Prima di deliberare la ripresa dei lavori, che come noto sono stati interrotti in concomitanza con la scadenza della concessione, occorrerà attendere le determinazioni del Ministero in ordine alla ripresa della procedura di gara per l’individuazione del nuovo concessionario, anche in relazione a quanto previsto dall’Art. 5 comma 4 del DL 12 settembre 2014 N. 133 (Sblocca Italia) che recita: “Al fine di accelerare l’iter relativo al riaffidamento delle concessioni autostradali A21 “Piacenza – Cremona – Brescia e diramazione per Fiorenzuola d’Arda (PC)” e A3 “Napoli – Pompei – Salerno” sono approvati gli schemi di convenzione, come modificati secondo le prescrizioni del NARS rese con i pareri nn. 6 e 7 del 7 agosto 2014 da considerarsi parte integrante della Convenzione, e i relativi piani economici finanziari già trasmessi al CIPE”.
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