L'ANALISI
17 Agosto 2014 - 10:04
Yuri, Giulia, Milena con il cane Dea
CASALBUTTANO - Uccisa a colpi di badile e lasciata agonizzante nell’erba. E’ la tragica fine di Dea, un cucciolo di lupo italiano di soli 7 mesi. Apparteneva a Yuri e alla sorella Giulia Malafico (che vive con la mamma Milena Cerri e la sorella Chiara), diciottenne nota alle cronache cremonesi e nazionali per aver vinto, quando di anni ne aveva solo undici, una marea di premi come migliore addestratrice al mondo di cani della protezione civile. Tutto comincia giovedì mattina quando Dea, dopo aver fatto il giro quotidiano tra i campi che circondano San Vito, non si trova più.
«Tra amici e familiari ci siamo dati da fare in dieci - spiega Giulia - utilizzando anche gli altri cani che abbiamo, nella speranza che potessero localizzarla. Ad un certo punto, verso le 16, mentre ci trovavamo ai bordi di un canale che costeggia un campo di mais a San Vito, abbiamo visto una zampa di Dea semi nascosta dall’erba. In un primo momento credevamo fosse morta, invece respirava ancora, ma sanguinava tantissimo ed era impaurita e sotto choc. L’abbiamo portata con urgenza dall’ambulatorio veterinario Vezzoni di Cremona. I medici sono stati grandissimi, ce l’hanno davvero messa tutta per salvarla, ma un arresto cardiaco l’ha stroncata durante l’intervento chirurgico che è durato sei ore».
Come fate a dire che l’hanno uccisa in modo così crudele? «Ce l’hanno prospettato i medici che le ferite erano compatibili con i colpi inferti da un badile. Gli stessi medici ci hanno detto che nella loro carriera non hanno mai visto lesioni di questo genere».
I proprietari attendono l’esito dell’autopsia con il referto ufficiale della causa di morte che sarà pronto il 26 agosto. Poi sporgeranno denuncia contro ignoti ai carabinieri di Casalbuttano.
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