SOS ACQUA
16 Agosto 2014 - 18:44
CREMONA - Nell’interrogatorio di garanzia, aveva giustificato il possesso di oltre 40 grammi di cocaina, di cui 15 nascosti negli slip e 25 nel condotto di aerazione dell’auto, come «consumo personale», ma il gip Guido Salvini non gli ha creduto. Tuttavia, a fronte della modica quantità di droga, la legge non consente il carcere. Ed è per questo che nei confronti dell’albanese di 32 anni arrestato martedì 12 agosto dalla guardia di finanza, il gip, su richiesta del pm, Francesco Messina, ha concesso allo straniero l’obbligo di dimora a Trento, dove vive la sua famiglia.
L’unica misura applicabile, dal momento che, come spiega il gip Salvini nell’ordinanza, l’albanese condivideva la sua abitazione con uno spacciatore già condannato. Non è, questo, il solo elemento che non depone a favore della verità raccontata dal 32 enne (difeso dall’avvocato Giovanni Bertoletti). L’uomo era stato fermato dai finanzieri del nucleo antridroga a bordo della sua Fiat Multipla di colore verde, la stessa che avevano bloccato il 13 maggio scorso. Quella volta, alla guida c’era un connazionale di 27 anni, trovato in possesso di 40 chili di marijuana. L’albanese era finito in manette.
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