L'ANALISI
15 Agosto 2014 - 10:11
SORESINA - «No, la questua davanti alle chiese e lungo le strade della cittadina non va assecondata». L’invito arriva dal parroco don Angelo Piccinelli che rivolgendosi ai soresinesi attraverso il bollettino parrocchiale esorta a non incoraggiare l’accattonaggio.
A Soresina, come tante altre città, la presenza di mendicanti, soprattutto davanti ai luoghi religiosi, si fa sempre più numerosa. Le parole del sacerdote sono dirette sia a chi ogni giorno elargisce l’elemosina, spesso con fastidio o il più delle volte per non venire meno alla propria coscienza cristiana, sia ai mendicanti stessi. «Gli ‘accattoni’ col protagonista del film (L'Accattone di Pierpaolo Pasolini) hanno in comune solo il degrado e l’umiliazione. Una condizione, dunque, inaccettabile. Disumanizzante. Come dichiara il termine stesso, palesemente dispregiativo, e che spesso assimila l’atteggiamento del ‘raccattare’ a quello del ‘ricattare’». L’accattonaggio, dunque, non andrebbe incoraggiato «Anche perché, sempre più spesso, dietro le mani tese di tanti poveri disgraziati ‘mandati’ ad ‘accattare’ in giorni determinati e in luoghi accuratamente prestabiliti, si nascondono i tentacoli del racket e della malavita. No: la questua non va assecondata. Certamente la carità non manca mai di rispetto, né con le parole né con i gesti: ma non si presta al gioco perverso di defraudare gli indigenti della loro dignità».
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