L'ANALISI
12 Giugno 2014 - 00:50
CASTELVERDE - Con i sigilli all’ingresso dallo scorso 23 maggio, giorno del blitz congiunto di polizia e Corpo forestale dello Stato, potrebbe presto tornare accessibile ai clienti, indipendentemente da un’inchiesta che rimane comunque aperta e prosegue coordinata dal sostituto procuratore Daniela Borgonovo, ‘La Casa di Luca’, la pensione per cani più nota a tutti come ‘Scodinzolandia’ finita nel mirino degli inquirenti per presunte irregolarità nella gestione degli animali e teatro del macabro ritrovamento, sottoterra, di alcune carcasse.
A dare l’annuncio «di una svolta positiva molto attesa e a mio avviso giusta», è l’avvocato Vito Alberto Spampinato, il legale del foro di Milano che difende il 45enne mantovano legale rappresentante del gruppo che amministra la struttura di Costa Sant’Abramo e che è indagato per ‘detenzione di animali in condizioni incompatibili con la loro natura e con le necessità etologiche della specie’.
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