L'ANALISI
21 Maggio 2014 - 22:29
L'antenna a Stagno Lombardo
STAGNO LOMBARDO — Si getta dall’Antenna del Porto ma qualcosa non funziona e il paracadute non si apre come dovrebbe: lo schianto al suolo è inevitabile e rischia di essere mortale. Ora è ricoverato all’ospedale Maggiore di Cremona in gravi condizioni a causa dei traumi da caduta riportati. Protagonista del volo un trentenne milanese, appassionato del ‘base jumping’, uno sport estremo che sta prendendo sempre più piede fra i giovani anche del nostro territorio.
Sono circa le 19 di mercoledì 21 maggio 2014, quando due amici, un torinese e un milanese, decidono di salire sul grande traliccio Enel di Porto Polesine, comune di Stagno Lombardo. L’Antenna, come tutti i cremonesi chiamano questa torre di metallo alta circa 70 metri, si trova proprio dietro l’omonima trattoria in riva al Po. Sulla sommità regge i cavi dell’alta tensione a cavallo tra Lombardia ed Emilia. Ovviamente è proibito salirci, sia perché è proprietà privata, sia per comprensibili norme di sicurezza.
Più ci si avvicina ai cavi, infatti, più si corre il rischio di restare folgorati dal campo elettromagnetico generato dal flusso di corrente a decine di migliaia di volts. Ma chi ama le sfide, come i due amici, non se ne cura anche se la tragedai è sempre dietro l'angolo.
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