L'ANALISI
14 Maggio 2014 - 12:01
Un barcone stracolmo di migranti
CATANIA - Vive a Cremona, è in Italia da 15 anni e in questi giorni si trova nel porto della città siciliana per cercare notizie sui connazionali che stanno sbarcando sulle coste sicule e sono scampati all'ultimo terribile naufragio al largo della coste della Libia.
Khalid Hallak, 44enne, fa parte della comunità siriana che opera tra Bologna e Milano e si trova a Catania perché ha ricevuto diverse telefonate da connazionali preoccupati per la sorte di amici e parenti che si erano messi in viaggio per l'Italia. "In Siria non c'è più niente - spiega Khalid - a causa della guerra tutti cercano di fuggire perché sono disperati". Sul barcone che si è rovescato al largo della Libia, secondo le informazioni del siriano che vive a Cremona, "ci sarebbero state circa 250 persone e non si ahnno più notizie di un altro barcone partito dal Nord Africa". Sono ormai 15 anni che Khaled è nel nostro Paese, ma ha ben presente quello che sta accadendo in Siria. "Chi sta cercando di resistere al regime - racconta - è in difficoltà. Le bombe cadono con sempre maggiore frequenza e solo ieri, vicino alla casa dove abitavo, ci sono state molte esplosioni. I miei vicini di casa di allora sono tutti morti".
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