L'ANALISI
11 Marzo 2014 - 08:36
CREMONA - Per la terza volta nel giro di un paio di mesi è stata saccheggiata l’abitazione di un magistrato. Era già accaduto a cavallo fra dicembre e gennaio e poi, seppure con dinamica completamente differente, a metà febbraio. Ed è successo, di nuovo, lo scorso sabato sera: nel mirino l’appartamento di un giudice cremonese, molto noto pur esercitando da tempo in un’altra provincia, che abita al secondo piano di un palazzo al villaggio Po.
Ladri scalatori, stando alla ricostruzione più verosimile dell’assalto: non è da escludere abbiano seguito a distanza la famiglia, sino a quando non l’hanno notata allontanarsi in auto, per poi salire sul balcone arrampicandosi lungo una grondaia, senza che nessuno dei vicini si accorgesse di nulla, e forzare la porta finestra della cucina. E una volta raggiunte le stanze, dopo aver rovistato ovunque, hanno trovato soldi e gioielli.
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