L'ANALISI
17 Febbraio 2014 - 19:12
Scarsato, Marini, Patelli e Borgonovo
CREMONA - «Ben arrivati. Godete fama di essere bravissimi. Siamo stati molto fortunati. Grazie». La presidente del tribunale, Ines Marini, ha rivolto il suo grazie ai due nuovi magistrati in servizio a Cremona. Si tratta del pm Laura Patelli, 32 anni, bergamasca di origine, studi a Milano e tirocinio alla corte d’appello meneghina, e del giudice Giorgio Scarsato, bresciano, 40 anni quest’anno, per undici vice procuratore a Brescia, ora Mot (Magistrato ordinario di tribunale), assegnato al civile. Per i due magistrati si tratta del primo incarico. La cerimonia si è svolta alle dieci e mezza di ieri nell’aula penale: i familiari orgogliosi ed emozionati, i colleghi (il procuratore Daniela Borgonovo e i giudici Christian Colombo, Alessandra Medea Marucchi e Benedetto Sieff), la dirigente Laura Poli, l’avvocato Anna Salvalaggio, presidente dell’Ordine di Cremona, e l’avvocato Ermete Aiello, suo «omologo» di Crema.
La formula di rito: «Dichiaro la dottoressa Laura Patelli immessa nelle funzioni di sostituto procuratore presso la procura della Repubblica presso il tribunale»; «Dichiaro il dottor Giorgio Scarsato immesso nelle funzioni di giudice di questo tribunale». Firme, strette di mano, ringraziamenti, applausi e sorrisi per la foto ricordo. Con l’arrivo del giudice Scarsato, la pianta organica del tribunale che a settembre ha accorpato Crema, è salita a 17 toghe. In procura, ufficio retto dal procuratore Roberto di Martino, si è passati da tre a quattro sostituti.
Si tira un po’ il fiato, ma quattro pm sono ancora pochi. Il grido d’allarme sulla carenza di sostituti procuratori lo ha lanciato più volte il capo Roberto di Martino. Il 25 gennaio scorso è risuonato all’inaugurazione dell’anno giudiziario, quando il Procuratore generale, Raimondo Giustozzi, parlando della situazione critica in cui versa la procura di Cremona dopo l’accorpamento, aveva affermato: «La procura di Cremona ha visto aumentare del 60 per cento le notizie di reato. I sostituti sono passati da sei a tre e non sono in grado di coprire le udienze, tanto che io ho disposto le applicazioni (i pm applicati da altre sedi, ndr)». Sulla cittadella giudiziaria di Cremona grava la carenza di personale amministrativo.
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