L'ANALISI
06 Febbraio 2014 - 20:53
Riccardo Sapienza
CREMONA - Per la morte di Riccardo Sapienza, il calciatore di 20 anni ricoverato nel luglio dello scorso anno all’ospedale Maggiore e ucciso da un arresto cardiaco ancora prima di finire in sala operatoria, c’è un indagato: l’anestesista dell’ospedale di Manerbio. Proprio così, Manerbio, perché grazie ad una collaborazione tra i due ospedali, da Manerbio arrivavano con assiduità anestesisti. Una collaborazione cessata dopo la morte del giovane. Sull’indagine aperta dal sostituto procuratore, Fabio Saponara, c’è il massimo riserbo.
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