L'ANALISI
27 Gennaio 2014 - 17:33
Soccorritori sul cantiere il 2 dicembre del 2009
CREMONA - Nel 2009 un operaio di 39 anni, Alberto Ferrazzano, era morto, sepolto dalla terra e in seguito ai traumi riportati dopo un infortunio su un cantiere. Per quell’episodio è stato condannato ad un anno (pensa sospesa) per omicidio colposo, il geometra Achille Bonoldi che all’epoca era coordinatore delle sicurezza sul cantiere di Casanova. Bonoldi è stato anche condannato a risarcire la vedova con una provvisionale di 50.000 euro, mentre i due figli di 40.000 euro ciascuno.
L’episodio risale al 2 dicembre 2009 quando la vittima stava lavorando insieme al suo datore di lavoro, Gianni Storci. Lo stesso Storci aveva realizzato un fossato della profondità di due metri e largo 60 centimetri. La terra di risulta era stata posta in parte sul ciglio del fossato e in parte sul cassone di un camion. Improvvisamente una frana del materiale di risulta aveva sorpreso Ferrazzano all’interno dello scavo seppellendo, di fatto, il 39enne.
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