L'ANALISI
04 Gennaio 2014 - 10:21
CREMONA - La tregua è già finita. E a romperla sono due assalti che fanno sensazione: per il modo in cui sono stati compiuti, perché nel mirino sono finite le abitazioni in pieno centro di un magistrato e di un notaio molto noti e perché il bottino è ingente, complessivamente di poco inferiore ai centomila euro fra gioielli, orologi di marca, argenteria di pregio e pellicce. Indagano carabinieri e polizia con il massimo scrupolo
E dopo gli accertamenti, anche scientifici, eseguiti nei due appartamenti teatro delle incursioni, il sospetto è che ad agire possa essere stata non solo una banda di specialisti ma la stessa banda. I furti, a distanza di pochi giorni uno dall’altro, sono stati commessi nella terza settimana di dicembre e due notti prima di Capodanno. Molto simili le dinamiche. Sapevano come muoversi: in una circostanza sono penetrati dall’accesso principale per poi mettere a soqquadro le stanze, nell’altra sono saliti sul tetto, si sono calati da un lucernario e da quello, senza che i vicini avvertissero il minimo rumore, sono riusciti a raggiungere la casa posta sotto tiro. Se ne sono andati, passando in auto a due passi dal Torrazzo, senza troppe tracce.
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