L'ANALISI
11 Dicembre 2013 - 11:40
Questa notte, poco prima dell’alba, i carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Cremona hanno arrestato M.G. 50enne, pluripregiudicato, e B.R. cittadino marocchino, suo complice.
Sono stati fermati alle porte della città, provenienti dal ponte sul Po, a bordo del furgone dell’italiano. Data la conoscenza dell’individuo da parte dei militari del Nucleo Investigativo e l’ora sospetta, è scattata immediatamente la perquisizione del veicolo. A bordo sono state recuperate quasi due tonnellate di materiale ferroso asportato dal capannone di una ditta di Monticelli d'Ongina.
Ragguardevole l’armamentario dei ladri: mazze di grosse dimensioni per le spaccate, grossi cacciaviti e numerosi piedi di porco per forzare porte e cancelli; inoltre, sul fondo del furgone, il pezzo forte: una fiamma ossidrica, comprensiva di bombola del gas e dell’ossigeno (da circa 200 litri).
Durante la successiva perquisizione domiciliare i carabinieri hanno provveduto al sequestro di numerosi cavi e tubi in rame, per il cui possesso M.G. non è stato in grado di fornire plausibili spiegazioni, venendo contestualmente denunciato anche per ricettazione, oltre che per il furto appena commesso.
Tutto il materiale è stato immediatamente restituito ai legittimi proprietari.
L’arresto di stanotte si collega a quello eseguito sempre dal Nucleo due settimane fa ai danni di due cremonesi trentenni, sorpresi all’interno dell’ex ditta SCAT, mentre tentavano di asportare il rame presente, distruggendo l’impianto elettrico e tentando di arraffare tutto il materiale ferroso recuperabile.
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