L'ANALISI
09 Dicembre 2013 - 10:13
CREMONA - I tre acrobati dei furti in appartamento sono già stati rimpatriati in Albania. A seguito della condanna applicata su patteggiamento a 8 mesi, il terzetto non ha mai potuto beneficiare di alcuna possibilità di allontanamento in quanto nei loro confronti - clandestini e per giunta freschi di condanna - sono state avviate dall'Arma dei carabinieri le procedure espulsive dal territorio nazionale. Stamattina la convalida dell’espulsione e l’emissione del decreto di espulsione firmato dal prefetto di Cremona e, nel pomeriggio, l’accompagnamento all’aeroporto di Roma Fiumicino, da dove rientreranno definitivamente in Albania.
L'ARRESTO. Pendolari del crimine, si spostavano in treno dal Milanese e agivano senza arnesi da scasso, prendendo di mira le abitazioni prive di sistema d'allarme: i tre albanesi ribattezzati 'ladri acrobati' sono stati arrestati sabato intorno alle 19.30 dagli uomini del Radiomobile di Cremona. Stavano per mettere a segno un colpo in via Platina, nel pieno centro di Cremona. Un passante ha notato la presenza (più che sospetta) di un individuo arrampicato su un cornicione ed ha immediatamente allertato i carabinieri: i militari sono piombati sul posto ed hanno trovato il giovane sul balcone, intento ad armeggiare a mani nude per scassinare la finestra. Nascosti dietro a un portone i due complici, che di fronte agli uomini dell'Arma hanno tentato invano di negare ogni legame con il soggetto appena fermato: sul cellulare avevano nome e contatti dello spider-man dei furti in appartamento.
I carabinieri ipotizzano con una certa sicurezza che il trio - M.D. classe 1991, S.M. classe 1986 e K.M. classe 1984 - sia autore di almeno una quindicina delle razzie in abitazione portate a termine in città nell'ultimo mese. I giovani sono stati processati stamattina per direttissima e condannati a 8 mesi per tentato furto. Già scarcerati, sono destinatari di un provvedimento di espulsione perché risultano clandestini.
I tre sono veri e propri specialisti. Sono tutti colpi 'puliti' quelli messi a segno: niente automobili per evitare di dare nell'occhio, zero attrezzi per non sollevare sospetti, guanti sempre a portata di mano per non lasciare alcuna traccia durante i raid. I tre erano già stati sottoposti a controlli più volte in mezza Italia, da Torino a Napoli. Il loro gioco criminale è stato interrotto proprio a Cremona, nel bel mezzo dell'ennesima incursione. Probabilità la terza nell'arco della stessa giornata: proprio nella zona circostante via Platina poco prima erano stati segnalati altri due furti.
Il comandante provinciale Cesare Lenti si complimenta con i suoi uomini: "Una risposta decisa e importante in un momento in cui l'attenzione nei confronti della criminalità è altissima". E lancia un appello a tutta la cittadinanza: "Installate sistemi di allarme: il collegamento con il 112 è gratuito". Una raccomandazione non casuale: i tre fermati avevano nel mirino soltanto abitazioni sporvviste di impianti di sorveglianza. I dispositivi tecnologici si rivelano un deterrente fondamentale ed uno strumento di difesa passiva prezioso nella lotta ai reati di tipo predatorio.
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