L'ANALISI
05 Dicembre 2013 - 20:53
Cosa porta un medico affermato a rischiare la carriera per rubare pochi soldi? Il caso è quello di Giampiera Galli, l’insospettabile medico dell’accettazione dell’ospedale Maggiore, accusata di una decina di furti e tentati furti di soldi, monetine e caramelle, rubati, tra febbraio e marzo scorsi, dai portafogli e dalle tasche degli indumenti dei colleghi in un locale accessibile solo al personale. Il caso è finito, ieri, davanti al presidente di sezione, Pio Massa, al quale l’avvocato Marco Severgnini ha chiesto di processare il medico con il rito abbreviato, subordinato alla perizia psichiatrica. Massa si è riservato, rinviando il processo al 20 febbraio prossimo.
A spezzare la catena di furtarelli, consumati o tentati, era stata la trappola preparata dai poliziotti in accordo con il direttore generale Luigi Ablondi: una banconota da 20 euro ‘civetta’ e le microcamere piazzate in quel locale. Tradita, il medico, da una banconota intrisa di una sostanza visibile solo ai raggi ultravioletti.
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