L'ANALISI
28 Novembre 2013 - 20:56
Per i residenti di almeno la metà dei centri del Cremasco la seconda rata dell’Imu sulla prima casa si pagherà. Più bassa rispetto a quella preventivata inizialmente e da sborsare entro metà di gennaio, ma comunque ci sarà. Il governo ha infatti deciso di finanziare l’abolizione della rata solo per l’aliquota base, quella dello 0,4%. Molti Comuni hanno però approvato l’innalzamento dell’aliquota per aumentare i soldi incassati. In questo caso saranno i cittadini a versare la differenza. Metà della differenza tra lo 0,4% e l’aliquota decisa dal Comune verrà versata a gennaio, l’altra quota in una data che deve ancora essere decisa. Nel Cremasco almeno metà delle amministrazioni comunali hanno alzato l’aliquota della prima casa e quindi i cittadini dovranno provvedere a versare la differenza. Tra i Comuni che hanno deciso un’aliquota sulla prima casa più alta ci sono Offanengo, Spino d’Adda, Pandino, Chieve e Palazzo Pignano. Complessivamente sono una ventina. Gli amministratori hanno protestato per questa decisione che crea confusione nella gente a cui è stato annunciata la cancellazione della seconda rata, mentre questo non è vero in tutti i Comuni. Nulla cambia invece per le seconde abitazioni e gli altri fabbricati. Tutto questo in attesa che venga definita la nuova imposta municipale sulle abitazioni.
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