L'ANALISI
28 Novembre 2013 - 16:53
L'ex Scac di Cremona
CREMONA - I carabinieri li hanno sorpresi due giorni fa con oltre undici quintali di materiale in ferro rubati nell’area dell’ex Scac, in via Sesto. Arrestati, il napoletano Antonio Del Ponte, con precedenti, e il calabrese Mario Bifano, lui incensurato, 32 e 21 anni, davanti al presidente Pio Massa hanno patteggiato rispettivamente un anno e due mesi di reclusione e 8 mesi di reclusione. Del Ponte resta in carcere, Bifano ha ottenuto il beneficio della condizionale ed è tornato in libertà.
L’accusa era rappresentata dal pm onorario Silvia Manfredi. Il I fatti risalgono alle due del pomeriggio di mercoledì. Nell’udienza di convalida dell’arresto, difeso dall’avvocato Massimo Tabaglio, Del Ponte ha spiegato di essere entrato con Bifano nel capannone che sembrava abbandonato. Hanno visto che c’era del ferro buttato lì e lo hanno caricato sul furgone del napoletano. E allora perché avevano con sé due piedi di porco e una fiamma ossidrica? Del Ponte ha spiegato che, essendo lui un muratore, titolare di una ditta individuale artigianale, quelli erano strumenti di lavoro. Per l’accusa, con la fiamma ossidrica, gli imputati avevano prima tagliato la catena con cui era chiuso il cancello, poi il materiale in ferro caricato sul furgoncino, che è stato confiscato. Bifano era assistito dall’avvocato Vito Castelli. L’avvocato Tabaglio è al lavoro perché siano concessi gli arresti domiciliari al suo assistito, alcuni mesi fa vittima di un grave infortunio sul lavoro. «Del Ponte dovrà essere operato», ha detto il difensore.
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