Il gruppo dei premiati del premio giornalistico 'Floriano Soldi'
CREMONA - La commissione giudicatrice del premio giornalistico 'Floriano Soldi', avendo individuato due articoli ottimi, relativi a due tracce diverse, ha proclamato vincitori, ex aequo:
Rosalba Simeone, V B linguistico, traccia n. 1, con il seguente giudizio: “Ottimo lavoro per impostazione critica e per certi aspetti filosofica del tema proposto, che viene sviluppato da molteplici punti di vista, con una scrittura serrata e incisiva".
Gabriele Stanga, II C classico, traccia n. 3, con il seguente giudizio: “Ottimo articolo, con uno sviluppo poetico del tema, che, partendo da spunti oggettivi, si risolve in intime riflessioni, in cui sembra rispecchiarsi la sensibilità stessa di Floriano, cui il premio è dedicato. Espressione immediata e per questo efficace".
La commissione ha inoltre attribuito le seguenti menzioni:
Traccia n. 1
Giorgia Manini, V B linguistico: “Efficace articolo di cronaca sportiva, con l’inserto di qualche intervista, anche se limitato alla maratonina. Non è trattato direttamente il tema sport/ metafora della vita, e tuttavia qualche cenno si può ricavare da alcuni concetti espressi”.
Marco Massera, IV A linguistico: “Lavoro buono: affronta con consapevolezza la traccia proposta con argomentazioni espresse in forma incisiva”.
Traccia n. 2
Giuseppe Allegri, III B classico: “Lavoro originale, che sviluppa con spirito critico il tema proposto, con uno sguardo attento e disincantato alle tipologie di lettore. Si apprezza la forma efficace”.
Simone Basile, IV C linguistico: "Articolo di taglio positivamente critico, che analizza ciò che il quotidiano è e dovrebbe essere e il suo rapporto con il lettore, pur non addentrandosi in tutti i temi proposti dal sommario. Efficace e propria l’espressione".
Traccia n. 3
Marta Compiani, IV A classico: “L’articolo si sviluppa con un taglio riflessivo, con argomentazioni valide e riferimenti storici appropriati, esposti in forma sciolta".
Ludovica Lissani, III B classico: “L’articolo si snoda in modo piuttosto articolato, con riferimenti opportuni sia alla tradizione che a documenti letterari. Non trascura il rapporto fiume-città e quello generazionale. L’espressione è generalmente propria".