La Crema del futuro? Un ecosistema produttivo rispettoso dell'ambiente e delle dinamiche sociali, capitale dello sviluppo tecnologico e dell'energia sostenibile. E' il libro dei sogni? Può darsi, ma tentar non nuoce. Soprattutto se in città esistono mezzi e risorse per ipotizzare un futuro in tale direzione. Si spiega così l'accordo in via di sottoscrizione tra Comune e Crema Ricerche, approvato nei giorni scorsi dalla giunta e in attesa delle firme definitive. Il piano dà mandato al consorzio di via Di Vittorio (tra i cui soci fondatori c'è il Comune stesso) di progettare la Crema di domani, conciliando nel miglior modo possibile la crescita produttiva e la tutela ambientale del territorio. Un lavoro delicato che l'amministrazione finanzierà con un contributo annuo di 24mila euro, somma che perlatro copre anche altre attività di cui si sta occupando il consorzio per conto del Comune. Due, in particolare, i progetti su cui si concentrerà il lavoro di Crema Ricerche. Il primo, 'Smart & Sustainable city', inseguirà uno sviluppo economico sostenibile, favorendo durante il percorso l'affermazione di nuove start-up aziendali. Il secondo, 'Paes' (Piano d'azione per l'energia sostenibile), punterà a ridurre del 20%, entro il 2020, le emissioni di anidride carbonica.