Da mesi stava lavorando al restauro del Duomo, ennesima chiesa del Cremasco che ha impreziosito con il suo tocco. Ma a finire quest’ultimo lavoro ci penseranno i suoi figli: Mario Toffetti, scultore tra i più conosciuti e apprezzati nell’ambito dell’arte sacra, è deceduto venerdì sera, intorno alle 19, all’età di 65 anni. Nativo di Mozzanica, nel corso della sua vita si è guadagnato l’appellativo di ‘scultore dei papi’ grazie alle innumerevoli opere realizzate per la Santa Sede (su tutte, le porte bronzee della basilica di Santa Maria Maggiore e il battistero della Cappella Sistina a Roma). Lavorava nel suo laboratorio di Fornovo San Giovanni, nella bassa Bergamasca, dove ha concepito le tantissime opere commissionategli nel Cremasco: da Passarera a Camisano, da Capralba a Bottaiano, il circondario è ricco di suoi lavori. In città, il suo maggiore contributo rimarranno l’altare della cattedrale (realizzato nel 1979 su commissione dell’allora vescovo Carlo Manziana) e due nuovi importanti opere nel Duomo in corso di restauro: la cattedra, già terminata, e l’ambone, che completeranno i figli. I funerali saranno celebrati lunedì alle 14.30 a San Carlo, altra chiesa cremasca che porta la firma di Toffetti.