L'ANALISI
06 Novembre 2013 - 12:04
Il cimitero di San Bassano
SAN BASSANO - Avevano già caricato il rame su un furgone, quando i carabinieri sono piombati al cimitero di San Bassano e li hanno presi. Due persone sono state denunciato per furto aggravato in concorso, proprio mentre stavano per portare a termine una nuova razzia in un camposanto, un reato odioso, l’ultimo di una lunga serie nel territorio provinciale.
Dopo i numerosi episodi che si sono susseguiti negli ultimi giorni, i carabinieri hanno intensificato i controlli con servizi coordinati dalla compagnia (guidata in questo periodo dal luogotenente Angelo Foglia) e interventi di pattuglie delle varie stazioni. Martedì sera, intorno alle 22.30, un residente ha notato alcuni movimenti sospetti nei pressi del cimitero di San Bassano e ha allertato le forze dell’ordine. I militari sono piombati sul posto immediatamente e i predoni, non appena hanno visto i fari, hanno tentato la fuga nei campi. Dopo un breve inseguimento i carabinieri li hanno raggiunti e bloccati. Vicino al cimitero hanno trovato il furgone utilizzato per la razzia. All’interno erano già caricati vari manufatti in rame e nei pressi del camposanto, i due malviventi avevano scaricato delle lastre d’amianto.
Nei guai sono finiti E.H.A. 50enne di Pizzighettone e e E.B.M. 53enne di San Bassano, entrambi di origine marocchina. L’accusa è quella di furto aggravato in concorso, oltre che l’applicazione delle legge Ronchi in tema di inquinamento a causa dello scaricamento abusivo dell’amianto.
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