L'ANALISI
04 Novembre 2013 - 18:57
Era dai tempi del boom economico degli anni ’60 che Crema non era l’obiettivo di aziende che vogliono rafforzarsi sul mercato. Negli ultimi tempi, grazie al Polo della cosmesi, il nostro territorio è tornato a essere interessante per gli imprenditori. Un piccolo miracolo, le cifre in gioco non sono quelle mosse a suo tempo dall’Olivetti o dalla Van den Bergh, ma in un periodo in cui aumenta la disoccupazione anche alcune decine di occupati rappresentano un’eccezione gradita.
I prodotti cosmetici stanno diventando una realtà importante e il Cremasco un’area di riferimento tanto che alcune aziende del settore hanno preferito traslocare vicino al Serio arrivando perfino dal Piemonte. Come ha fatto la Leoplast che ha avviato una produzione a Ticengo partendo da una decina di dipendenti. Ultimo dei cinque esempi di imprenditori che hanno contattato i funzionari di Reindustria per approdare in città aumentando di alcune decine di unità l’occupazione, naturalmente puntando sulla manodopera specializzata.
La scelta del gruppo piemontese è dovuta al fatto che il prodotto, macchine per produrre rossetti, viene venduto ad aziende della zona. Ma non è la prima società che decide di avvicinarsi ai propri clienti cercando sede a Crema.
Ad aprire la serie la Pharmathek di Milano, azienda di cosmetici e presidi medici, che aveva aperto uno stabilimento a Cremosano. Un’altra azienda torinese di deodoranti naturali di origine minerale ha traslocato in città. Un laboratorio di analisi per prodotti cosmetici ha invece lasciato Lodi per arrivare a Crema. Una start up per la produzione di creme per uomo si è invece insediata a Cremona.
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