L'ANALISI
28 Ottobre 2013 - 19:41
Come sia potuto accadere che una decina di sindaci del Cremasco si sia dimenticata di 600.000 euro di sconto sull’appalto rifiuti risulta difficile da capire, ma è successo. Scs Gestioni ha infatti proposto alle amministrazioni cremasche uno sconto sulle fatture in cambio dell’impegno ad arrivare alla naturale scadenza del contratto prevista per il 2015. Il primo anno, quello in corso, lo sconto previsto è del 5%, e per ottenerlo basta che tutti approvino la delibera in consiglio entro la fine dell’anno.
La maggior parte dei primi cittadini ha provveduto in poche settimane ma la scadenza si avvicina e nell’ultima assemblea di Scrp (la Società cremasca reti e patrimonio) il presidente Pietro Moro ha rilanciato l’appello perché 12 amministrazioni non hanno ancora presentato la documentazione e tutti rischiano di perdere i soldi. C’è chi ne fa una questione di principio come Virginio Venturelli, sindaco a Madignano, ma altri colleghi hanno candidamente ammesso che si erano dimenticati della questione, causando l’ira degli altri amministratori.
Perché con i bilanci in sofferenza ogni possibile taglio è un’opportunità. E Scs, che introita poco meno di 15 milioni di euro l’anno dal Cremasco, si è impegnata a ridurre la spesa del 5% nel 2013, del 7,5% nel 2014 e del 10% nel 2015, anno in cui scadrà il contratto che lega la società presieduta da Bruno Paggi ai comuni del territorio.
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