L'ANALISI
22 Ottobre 2013 - 19:55
La sentenza che boccia il riutilizzo (almeno nel breve periodo) del cantiere dell’ex scuola di Cl arriva dai freddi numeri: 9 i milioni - e non un euro di più - a disposizione della Provincia, più o meno altrettanti quelli necessari per completare la costruzione esistente (e il saldo fa zero), 15 i milioni che devono essere versati dal liquidatore della fondazione Charis per pagare i creditori. I conti non tornano.
Gli stessi conti fatti ieri mattina in municipio a Crema dal presidente della Provincia Massimiliano Salini alla presenza del sindaco Stefania Bonaldi e di alcuni importanti creditori. E siccome Salini, per sua stessa ammissione, intende “dare in tempi rapidi una nuova scuola a Crema per risolvere i tanti problemi e non rimanere nell’incertezza almeno per i prossimi due anni, tra l’altro senza sapere come poi andrà finire”, il risultato è scontato: il nuovo polo scolastico della Provincia si farà a San Bartolomeo. A meno che alla stessa amministrazione provinciale vengano regalati i 9.000 metri quadrati ora occupati dallo scheletro, perché l’ente pubblico non può per legge acquistarli.
L’incontro di ieri serviva sostanzialmente per fare il punto su possibili novità. Ma il guaio è che non ce ne sono: dal 4 marzo scorso (quando è stata fatta la prima ricognizione) ad oggi nemmeno una virgola è cambiata. L’apertura totale da parte della Provincia per la soluzione alternativa a San Bartolomeo rimane, ma “ora siamo al dunque”. In altre parole stando così le cose nel 2014 le ruspe saranno al lavoro e non alla ex Valcarenga. “Non possiamo — incalza il presidente della provincia Salini — bloccare l’edilizia scolastica a Crema”.
Il sindaco di Crema Stefania Bonaldi lascia tuttavia aperto uno spiraglio: “Ho chiesto a tutti i presenti di giocare a carte scoperte, perché non c’è tempo per finzioni e grandi dissertazioni. Occorrono buon senso, concretezza e consapevolezza che ci stiamo giocando una opportunità preziosissima. La situazione è risultata estremamente complessa, in ragione della natura diversa dei vari crediti”.
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