L'ANALISI
18 Ottobre 2013 - 17:34
CREMONA - Crescere in casa piante di marijuana non vuol dire coltivarla. Anzi: "Coltivare non significa allestire vasi e vasetti, ma governare un ciclo di preparazione del terreno, semina, sviluppo della pianta e raccolto del prodotto". Lo scrive il gup di Guido Salvini nella motovazione della sentenza con cui ha disposto il proscioglimento di una donna di 51 anni, proprietaria di una cascina a Malagnino dove il 30 settembre del 2011 i carabinieri notarono, con il binocolo, notarono quattro vasi di 'maria'. Il gup non ha ravvisato elementi "che indichino una destinazione della marijuana a terze persone. Nelle motivazioni Salvini porecisa che il numero delle piantine era esiguo e le stesse erano ben visibili e "non facevano certo parte di un campo coltivato o di una serra con apposite lampade per la crescita come di norma avviene quando ci si trova di fronte ad una vera coltivazione con illecite finalità di smercio". La 51enne è stata difesa dall'avvocato Franco Antonioni.
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