L'ANALISI
FIACCOLATA PRO SFRATTATI E SENZA CASA
16 Ottobre 2013 - 21:24
CREMONA - "Contro la città dei padroni dieci, cento, mille occupazioni" intonano i centocinquanta manifestanti in corteo per le vie del centro cittadino (lungo quello che è stato ribattezzato il "percorso di lotta proletaria"). Guidata dai membri del comitato antisfratto, la fiaccolata in scena nel cuore di Cremona vuole lanciare un messaggio esplicito alle istituzioni e a tutta la cittadinanza: l'emergenza abitativa è una piaga sociale che merita attenzione e necessita di interventi concreti e immediati. Le azioni eclatanti messe in atto negli ultimi giorni sono un vero e proprio grido d'allarme. A partire dall'occupazione della palazzina di via Platina, scelta come luogo simbolo di partenza e d'arrivo della marcia per gli sfrattati e i senza casa. La protesta si svolge senza troppe tensioni: poliziotti, carabinieri, uomini della Digos e agenti della polizia locale seguono a vista i manifestanti lungo il tragitto che tocca via Mercatello, corso Mazzini, piazza Roma, via Gramsci, piazza Stradivari, piazza del Comune e piazza Zaccaria, prima del ritorno in via Platina. Senza dare nell'occhio, in corso Campi è schierato il Battaglione Carabinieri Lombardia, pronto ad intervenire per far fronte ad eventuali risvolti pericolosi insieme ai militari del Reparto Mobile della polizia di Milano, che presidia piazza del Comune. Oltre agli slogan - tra striscioni e cori diffusi dai megafoni - che scandiscono il cammino, di fronte a palazzo comunale prendono la parola i leader della protesta. Per ribadire un concetto chiave: stop agli sfratti, la casa è un diritto. Di tutti.
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