L'ANALISI
07 Ottobre 2013 - 13:40
Il palazzo di via Sgazzini a Castelleone e una pattuglia della polizia
CASTELLEONE - Mille euro di risarcimento al proprietario del gasolio rubato nel Cremasco e mille euro alla polizia stradale per risarcire i danni causati all’auto di servizio presa di mira da una quarantina di romeni, da un intero condominio due settimane fa in rivolta contro i poliziotti che avevano arrestato i ladri di gasolio, loro connazionali.
Grazie al risarcimento, hanno ottenuto la condizionale e sono tornati in libertà Arian Petre e Ionel Leonard Achim, 49 e 26 anni, finiti in carcere per furto aggravato e resistenza a pubblico ufficiale. Raggiunto l’accordo tra il difensore Simona Bracchi e il pm onorario, Paolo Tacchinardi, davanti al giudice Pierpaolo Beluzzi i due romeni prima hanno patteggiato, Petre 12 mesi e Achim 10 mesi di reclusione, poi sono tornati nella casa di via Sgazzini, civico 1, dove nella notte tra il 21 e il 22 settembre scorsi, si era scatenato l’inferno.
I fatti. I malviventi erano stati inseguiti dalla stradale dopo il furto nel cantiere. Attraverso il numero di targa gli agenti erano riusciti a risalire alla residenza degli autori del furto. Un palazzo di via Sgazzini, ‘famoso’ nel borgo, una sorta di ‘piccolo Bronx’. Gli agenti si erano trovati davanti una quarantina di persone che avevano dimostrato atteggiamento ostile nei confronti delle forze dell’ordine allo scopo di impedire che i due uomini venissero arrestati. I poliziotti, per prudenza, avevano allertato i rinforzi e sul posto erano arrivati anche carabinieri, poliziotti e finanzieri. Al termine di una notte concitata, sia pure in assenza di scontri, i due romeni erano stati arrestati.
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