L'ANALISI
24 Settembre 2013 - 00:29
Un puma
ANNICCO - Gli inquirenti sono più che cauti: ‘presunto’ è l’aggettivo da affiancare obbligatoriamente ad ognuno degli avvistamenti. Sta di fatto, però, che agli atti ci sono tre nuove segnalazioni del puma. Mai rivelate sino ad ora, risalgono ad una decina di giorni fa e provengono tutte da Annicco. La prima venerdì 13: il felino notato da una residente, a un centinaio di metri di distanza, vicino a cascina Serraglio. La seconda sabato 14: alla sera, l’esemplare incrociato appena fuori un campo di mais al confine con Farfengo. E l’ultima la notte tra domenica 15 e lunedì 16: alle tre, il predatore visto da due ragazze sul ciglio di una carraia vicino alla fornace Mosconi.
Rimane quindi la cappa di mistero che avvolge la vicenda da alcuni giorni a questa parte. Il puma, tuttora imprendibile, potrebbe essere morto di stenti, essere stato ucciso o essere stato ripreso da chi l'aveva abbandonato. In attesa di un prossimo vertice in prefettura, nel quale si potrebbe profilare la decisione di smantellare il sistema di cattura, vi è la certezza che tra mercoledì e giovedì inizierà la trebbiatura del mais. Proprio dove potrebbe aver trovato riparo il carnivoro.
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