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CASTELVERDE

I bambini chiedono aiuto dal Togo

Amici di don Costante Afan: «Serve un sostegno per supportare scuola insegnanti»

Luca Luigi Ugaglia

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redazione@laprovinciacr.it

31 Dicembre 2025 - 17:05

I bambini chiedono aiuto dal Togo

Nel riquadro Dario Milanesi

CASTELVERDE -I piccoli africani di Tchifama e il loro parroco Padre Ericos che con un video su Facebook ringraziano e fanno gli auguri agli amici di Castelverde strappano sorrisi, ma stringono anche il cuore. Frequentano le due scuole fatte costruire dal 2006 ad oggi nel villaggio del Togo dal cuore grande del paese tramite l’associazione ‘Amici di don Costante Afan’, prete che ha studiato a Cremona e che ha conosciuto bene proprio Castelverde da seminarista.

Ordinato sacerdote nella sua terra, ha dato anima e corpo al ministero, ma una brutta infezione lo ha stroncato nel 2019 a soli 51 anni. Ormai da vent'anni e anche onorando la sua memoria i volontari guidati da Danio Milanesi continuano a finanziare gli studi dei piccoli, ma le emozioni, la nostalgia e i ricordi oggi accompagnano un’altra brutta notizia: i soldi con i quali il sodalizio cremonese paga le lezioni cominciano a scarseggiare. Serve dunque una nuova iniezione di generosità, anche da parte di chi ovviamente non abita da queste parti perché l’altruismo non ha confini.

L’appello arriva dallo stesso Milanesi: «I bambini – racconta il volontario - purtroppo sono diminuiti perché in questi anni c’è stato un esodo delle famiglie dalle campagne verso la città, per cui dai 500 iniziali gli alunni sono diventati circa 250; il problema principale rimane, come si può immaginare, quello delle risorse e quindi noi facciamo appello alle famiglie per un supplemento di generosità, ben sapendo che da ogni associazione benefica arrivano in continuazione richieste di aiuto; se ci fosse qualche volenteroso che volesse fare offerte detraibili fiscalmente con borse di studio per finanziare queste due scuole, sarebbe un’occasione in più per dimostrare una sensibilità verso questi bambini che hanno bisogno di tutto, tenendo conto del fatto che anche da loro la cultura è la base per uno sviluppo».

«Noi – conclude Milanesi - cerchiamo di fare quello che possiamo, ma purtroppo le finanze stanno calando e quindi fino a quando avremo la possibilità di pagare gli stipendi andremo avanti, poi dopo vedremo, anche se sappiamo tutti che non ci saranno molte alternative».

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