L'ANALISI
27 Dicembre 2025 - 16:20
GRONTARDO - Come da tradizione l’oratorio di Levata, frazione di Grontardo, si è trasformato per un giorno nella Betlemme di duemila anni fa. Quarta edizione del presepe vivente, andata in scena presso l’oratorio grazie ai tanti volontari dell’Unità Pastorale Il Sicomoro guidati da Isa Alenghi, Federica Zanacchi, Marina Olivieri e Federica Mattarozzi.

Un lavoro meticoloso e preciso che ha coinvolto bambini, ragazzi, adulti e genitori: rigorosamente in costume hanno messo in scena la Natività, attraverso gli episodi più significativi e i suoi momenti speciali, fino all’arrivo dei Re Magi presso la grotta allestita nella zona dietro all’area d’ingresso.

A far da cornice anche stavolta le rappresentazioni dei lavori artigianali di una volta: il fabbro, il panettiere, le lavandaie, le lavoratrici della lana, la preparazione di ceci e legumi, la rilegatura, il casaro, lo spaccalegna, le locandiere, i pastorelli, i centurioni e anche la corte di Erode. Tutti momenti, riprodotti nei minimi dettagli, che appartengono alla tradizione non solo della Betlemme che ha visto nascere Gesù, ma che in molti casi sono arrivati fino al secolo scorso o addirittura più vicini.

Presente anche il parroco don Diego Pallavicini, insieme a molti genitori e adulti che hanno accompagnato la giornata. Al termine della rappresentazione la consueta foto con tutto il gruppo dei figuranti e i ringraziamenti a chi ha lavorato con impegno per la riuscita dell’iniziativa, al parroco e ai tanti compaesani, ma non solo, che sono arrivati in oratorio per assistere all’arrivo del Bambino. Infine la benedizione del salone dell’oratorio, dopo i lavori di sistemazione effettuati negli ultimi mesi.
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