Giubileo diocesano verso la conclusione: celebrazione solenne il 28 dicembre in Cattedrale
L’Anno Santo “Pellegrini di Speranza” si avvia alla fase finale con un’Eucaristia presieduta dal vescovo e una partecipazione corale straordinaria. Liturgia, musica e segni simbolici accompagneranno un momento condiviso che chiude il cammino vissuto dalla comunità locale
CREMONA - Il Giubileo 2025 “Pellegrini di Speranza” si prepara alla sua conclusione ufficiale. Se a livello universale l’Anno Santo si chiuderà il 6 gennaio, con la chiusura della Porta Santa di San Pietro da parte di Papa Leone, nelle Chiese locali la conclusione è fissata per la domenica della Santa Famiglia, il 28 dicembre.
Per la diocesi, l’appuntamento centrale sarà la celebrazione diocesana di chiusura, presieduta dal vescovo Antonio Napolioni, in programma domenica 28 dicembre alle ore 17 in Cattedrale. L’Eucaristia rappresenterà il momento culminante di un cammino che ha coinvolto l’intera comunità diocesana nel corso dell’Anno Santo.
Proprio per favorire una partecipazione ampia e condivisa, nel pomeriggio di quella giornata saranno sospese tutte le Messe vespertine, così da consentire ai fedeli di prendere parte alla celebrazione comune. L’evento sarà trasmesso anche in diretta streaming attraverso il portale diocesano e i canali social ufficiali.
Elemento simbolico centrale della liturgia sarà il Crocifisso di San Omobono, scelto come segno giubilare. L’antico crocifisso romanico, davanti al quale secondo la tradizione morì in preghiera il patrono Omobono Tucenghi il 13 novembre 1197, è stato eccezionalmente collocato in Duomo per l’intero Anno Santo, diventando punto di riferimento per la preghiera personale dei fedeli.
La celebrazione del 28 dicembre sarà caratterizzata anche da una partecipazione musicale di particolare rilievo. Circa 300 coristi, appartenenti a una ventina di scholae cantorum provenienti dalle diverse zone della diocesi, animeranno la liturgia nel contesto del Giubileo diocesano delle Corali. Il coro, disposto per registri vocali e non per gruppi di provenienza, sarà diretto da don Graziano Ghisolfi, con l’accompagnamento all’organo del maestro Fausto Caporali.
Il repertorio musicale, pensato in armonia con il Tempo di Natale, privilegerà l’unisono e il coinvolgimento dell’intera assemblea, sottolineando il carattere comunitario della celebrazione.
Un momento solenne e condiviso che segna la conclusione di un Anno Santo vissuto come cammino di speranza, in attesa del prossimo grande appuntamento giubilare del 2033, dedicato all’Anno Santo straordinario della Redenzione.