L'ANALISI
18 Dicembre 2025 - 16:10
SPINO D'ADDA - «Ecco ragazzi, queste sono le chiavi simboliche della tenuta Liberata, perché questo luogo è anche vostro, per significare la volontà che possiate raccontare ai vostri amici e coetanei la storia di questo posto».
Così questa mattina il sindaco spinese Enzo Galbiati ha accolto i 50 studenti delegati delle superiori di Cremona, Casalmaggiore e Crema, accompagnati dalla dirigente del Torriani Simona Piperno e da altri docenti.
Hanno visitato la tenuta Liberata di via Fornace, confiscata dallo Stato per evasione fiscale ai proprietari. Da quasi due anni è di proprietà del Comune e viene gestita dalla Camera del lavoro di Cremona, in particolare dallo Spi Cgil, e dall’associazione ‘Una casa amica per te’.
«Siamo qui come Centro di promozione per la legalità provinciale – ha chiarito Piperno –: in Regione c’è n’è uno per ogni provincia e per quanto ci riguarda la scuola capofila è proprio il Torriani. Con noi oggi ci sono delegazioni di altri istituti superiori cremonesi, cremaschi e casalaschi. In particolare Ghisleri, Anguissola, Stradivari, Stanga, anche per la sede di Crema, e Ial per quanto riguarda il capoluogo. Poi il Romani di Casalmaggiore, e il Galilei e lo Sraffa per Crema. Già sette anni fa avevamo presentato un progetto regionale come Cpl Cremona per formare i giovani cittadini monitoranti, ovvero ragazzi e ragazze che potessero verificare come vengono utilizzati i beni confiscati. Nel 2021/2022 questa iniziativa venne talmente apprezzata da essere adottata su scala regionale».
Da lì è partito un secondo progetto provinciale di educazione alla legalità e approfondimento della lotta alla mafia, che ha concluso oggi a Spino il suo percorso triennale. «Ci hanno aiutato associazioni come Libera dalle mafie e oggi siamo qui per chiudere idealmente questa esperienza», ha concluso la dirigente.
Gli studenti e i loro docenti accompagnatori hanno potuto toccare con mano la realtà della tenuta che si estende su 40mila metri quadrati in aperta campagna: è dotata di un grande parco, poi di un campo sportivo all’aperto, per il calcetto e il tennis. Un tempo c’era anche un maneggio, oggi in disuso; i proprietari, infatti, avevano alcuni cavalli. A fianco la dependance con tanto di centro benessere. Un lusso sfrenato costruito abusivamente, che si completava con la piscina all’aperto (oggi anch’essa chiusa) e l’area ristorante e ricreativa che viene ora utilizzata per le iniziative con le scuole, i convegni e altre proposte.
Qui hanno trascorso la loro giornata i delegati degli studenti di tutta la provincia. Il cuore della tenuta era la splendida villa che si trova vicino al cancello d’ingresso principale. In fondo alla proprietà anche alcuni capannoni che venivano adibiti ad attività di macellazione.
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