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IL FRONTE DELLA SICUREZZA

Truffa dei finti tecnici: «Ecco come difendersi»

Torna con la bolletta il depliant di Padania Acque e carabinieri: le indicazioni da seguire

Claudio Barcellari

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cbarcellari@laprovinciacr.it

15 Dicembre 2025 - 19:27

Truffa dei finti tecnici: «Ecco come difendersi»

Alessandro Lanfranchi, Cristian Chizzoli e Gabriele Schiaffini

CREMONA - Come si dice: repetita iuvant. E ribadire ai cittadini di tenere alta l’attenzione contro le truffe architettate da malfattori che si presentano a casa fingendosi tecnici di Padania Acque è una strategia che lo scorso anno ha funzionato. E che, giocoforza, quest’anno la società pubblica che gestisce il servizio idrico cremonese ripropone in collaborazione con i carabinieri di Cremona. Oggi i vertici di Padania Acque, insieme al maggiore Gabriele Schiaffini, hanno annunciato il ritorno della distribuzione, in concomitanza con le bollette, di un vademecum per difendersi dalle truffe. Un opuscolo informativo che lo scorso anno ha raggiunto circa 160mila utenti.


Il monitoraggio condotto dalle compagnie dei carabinieri attive sul territorio provinciale ha restituito un quadro confortante: «Il contrasto a questo fenomeno criminale resta una priorità — ha spiegato Schiaffini —. Nell’ultimo anno abbiamo registrato un netto aumento delle truffe tentate, ovvero di quei casi in cui la potenziale vittima riesce a riconoscere il raggiro prima che vada a buon fine. In particolare, i tentativi — anche attraverso modalità ormai ricorrenti, come quella dei finti addetti delle società di servizi (acqua, luce e gas) — rappresentano quasi il 20% dei casi complessivi. Questo dato è significativo perché indica che le attività di prevenzione e informazione stanno producendo risultati concreti: a fronte di un incremento a livello nazionale dei reati di truffa realizzati, che rimane graduale e costante senza superare il 10%, in provincia di Cremona invece cresce di circa il 17% il numero delle truffe che non riescono a concretizzarsi.


Nella quasi totalità dei casi, la reazione corretta della vittima fa la differenza. Interrompere la conversazione, riattaccare la telefonata o contattare immediatamente il 112 rappresenta l’arma vincente. Schiaffini ha poi precisato che «i truffatori fanno leva principalmente su due fattori: la fretta, per impedire un ragionamento lucido, e il coinvolgimento degli affetti personali. Questo mix può portare a cadere anche in raggiri apparentemente paradossali. Avere però una memoria recente delle campagne informative, ad esempio grazie agli avvisi inseriti nelle bollette e conservati in casa, può risultare determinante».


Ecco perché la partnership con l’Arma proseguirà, con l’obiettivo di tutelare in particolar modo le persone anziane, particolarmente soggette a questa tipologia di furti. «A distanza di un anno dall’avvio dell’iniziativa possiamo affermare che la collaborazione con l’Arma dei carabinieri si è rivelata estremamente efficace — ha commentato Cristian Chizzoli, presidente di Padania Acque —. Le numerose segnalazioni giunte ai comandi testimoniano una maggiore attenzione e consapevolezza da parte dei cittadini. Purtroppo, continuiamo a registrare casi di falsi tecnici dell’acqua che tentano di introdursi nelle abitazioni con pretesti legati a controlli di bollette, contatori o impianti. Per questo riteniamo fondamentale continuare a diffondere informazioni chiare e semplici: la prudenza e il contatto immediato con le forze dell’ordine restano le prime forme di difesa».


L’amministratore delegato Alessandro Lanfranchi aggiunge: «La collaborazione con l’Arma dei carabinieri rappresenta un esempio virtuoso di sinergia tra istituzioni nell’interesse della comunità. Gli esiti della prima fase della campagna confermano la bontà del progetto, che proseguirà. La diffusione capillare della bolletta ci consente di portare informazioni utili direttamente nelle case degli utenti, contribuendo concretamente alla prevenzione delle truffe». Infine Stefano Ottolini, direttore generale di Padania Acque spa, ha chiarito che «il depliant informativo sarà distribuito anche in allegato alle bollette digitali. Accompagneranno le 320mila bollette che emetteremo in due cicli di fatturazione, raggiungendo in questo modo circa 350mila cittadini per ben due volte in un anno».

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