L'ANALISI
11 Dicembre 2025 - 13:35
Il presidente di Cna Cremona Marcello Parma
CREMONA - Nella neo eletta direzione nazionale della Cna è entrato anche Marcello Parma. L’estate scorsa era stato confermato per un secondo mandato come presidente provinciale della Confederazione nazionale dell’artigianato e della piccola impresa.
«Sono molto onorato di essere stato eletto in direzione nazionale – commenta Parma –: in questo caso si tratta del mio primo incarico. Ritengo sia un momento importante, per me ma soprattutto per il territorio che rappresento. La direzione nazionale ha infatti il compito di guidare la politica sindacale. In sostanza, parliamo direttamente con il governo e organizziamo misure economiche per stipulare accordi collettivi nazionali. C’è una differenza sostanziale tra il segnalare e presentare un problema o un’esigenza della categoria e il sedersi al tavolo quando ci sono soluzioni da trovare».
La direzione nazionale è dunque un interlocutore primario con Pubblica amministrazione, Governo e Parlamento. «Inoltre – prosegue Parma – definisce le linee guida dell’azione sindacale. Poi si occupa della stipula dei contratti nazionali per il settore di riferimento e tra di noi coordiniamo le attività di tutti i livelli della Cna. Un altro impegno è quello di elaborare politiche di crescita in favore delle imprese, guardando all’innovazione e all’internazionalizzazione. Infine, i servizi. In sintesi direi che la direzione nazionale è il motore strategico e direzionale della Cna».
Mediamente si riunisce a Roma quattro volte all’anno, con incontri che richiamano i delegati da tutta Italia per una paio di giorni ogni volta. In più ci sono i confronti online tramite call per gli aggiornamenti mensili e ogniqualvolta ci siano delle necessità.
«Un costante confronto anche con tutti i colleghi presidenti provinciali – conclude Parma – sulle varie soluzioni che le confederazioni mettono in campo a livello locale a problemi che sovente sono i medesimi. Questo permette di verificare la possibilità di altri approcci. Affronto questo quadriennio con curiosità e entusiasmo».
La stessa assemblea della Confederazione in cui Parma è stato eletto in direzione nazionale, convocata a Roma nei giorni scorsi, ha confermato per altri quattro anni al timone nazionale Dario Costantini. Cinquantenne, amministratore delegato e socio della Costantini srl di Piacenza (impresa che opera nel settore del condizionamento, ventilazione e gestione degli impianti tecnologici), Costantini è stato presidente di Cna Piacenza dal giugno 2007 al luglio 2017, quando è stato eletto ai vertici regionali. Poi dal 2021 a quelli nazionali.
Lavorerà fianco a fianco con la neo eletta direzione nazionale mettendo al centro temi come l’accesso al credito, i costi energetici da abbattere e la burocrazia da snellire. Poi l’importanza della formazione professionale. Da tempo ormai le imprese faticano a trovare dipendenti. Una su tre non trova alcun candidato e solo il 11% di quelle che cercano hanno la fortuna di imbattersi nel profilo idoneo. Una criticità che interessa anche la trasmissione d’impresa, il passaggio da una generazione all’altra. Cna chiede strumenti fiscali e finanziari per agevolare queste fasi e non disperdere competenze preziose.
Con Parma nella direzione nazionale siede anche un altro cremonese: Giovanni Bozzini. Già presidente lombardo della Confederazione, è entrato di diritto per il secondo mandato consecutivo. Inoltre fa parte della consulta, altro organismo a cui si rivolge il presidente nazionale per determinare la linea politica della Cna. Insieme ai delegati la Lombardia ha anche un vicepresidente nazionale, Eleonora Rigotti.
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